![Castelli d'Italia](_themes/prebo/Castelli-Italia.png)
Ducato di Parma e Piacenza
Castello di Castelbosco
Ducato di Piacenza
Val Trebbia
Comune di Gragnano Trebbiense
Documentazione fotografica
![Castelbosco](images/Castelli/Castelbosco_6126.jpg)
![Castello di Castelbosco](images/Castelli/Castelbosco_B5959.jpg)
Castelbosco, la rocca con lo pseudo rivellino d'entrata
- La struttura anteriore è stata molto rimaneggiata
![Castello di Castelbosco](images/Castelli/Castelbosco_6374.jpg)
![Castello di Castelbosco](images/Castelli/Castelbosco_6386.jpg)
Castelbosco - Particolare delle strutture di sostegno della rocca, in
ombra si intravede il secondo ponte (levatoio) di accesso
![Castelbosco - Particolare delle strutture di sostegno della rocca e del secondo ponte levatoio](images/Castelli/Castelbosco_6379.jpg)
Castelbosco - Particolare delle strutture adiacenti il castello
- probabilmente erano le scuderie o le stalle del castello, adesso
purtroppo utilizzate come deposito,
- da notare l'architettura curatissima di
un posto così secondario.
![Castelbosco - Particolare delle strutture adiacenti il castello](images/Castelli/CastelboscoScuderie_6272.jpg)
Descrizione
Tipologia:
Origini:
- Le origini della struttura non sono note, costruito nel XIII secolo, probabilmente ad opera della famiglia Scotti che aveva ampliato i propri possedimenti nella zona.
Struttura:
- Costruzione a pianta rettangolare, in origine difesa da un fossato con due ponti levatoio siti su lati opposti del complesso, con il ponte anteriore protetto da uno pseudo
rivellino.
Storia:
- La costruzione della rocca è databile alla fine del XIII secolo.
- Nel 1335 è segnalata tra i castelli fedeli ai Visconti nella guerra contro la chiesa.
- Nel corso del XIV secolo resistette per varie volte agli assalti delle fazioni guelfe sino a quando venne distrutta e rimase tale per molto tempo
- Nel 1482 Antonio Maria Scotti ottenne la licenza ducale per riedificare il castello a difesa dei propri possedimenti.
- La famiglia Scotti ne mantenne il possesso fino al 1818, quando passò ai conti Galli, e successivamente al conte Giuseppe Nasalli Rocca, alla famiglia Chiapponi
e agli attuali proprietari famiglia Locatelli da Camairago.
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