
Rocca estense di San Felice sul Panaro
Regione Emilia-Romagna
Provincia di Modena
Comune di San Felice sul Panaro
Documentazione fotografica
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Il Mastio con a sinistra una delle torri angolari




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Il Rivellino d'accesso con gli scassi del ponte levatoio

Descrizione
Tipologia:
Origini:
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Fatta erigere nel 1340 dal Marchese Obizzo III d'Este
su una precedente fortificazione.
Struttura:
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La Rocca è caratterizzata dalla tipica pianta quadrilatera con rivellino d’entrata e quattro torri angolari di cui tre piccole e l’imponente mastio posto sul lato Sud-est.
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All’interno il cortile ha un pozzo centrale e sui lati una serie di scale porticate che conducono ai camminamenti e alle sale superiori.
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A piano terra vi è la prigione dove sull’intonaco delle pareti restano molti graffiti realizzati dai prigionieri.
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Salendo al piano superiore si entra nella stanza chiamata di Papa Giulio II, dove (la tradizione racconta) il pontefice vi soggiornò nel gennaio dell’anno 1511, mentre si recava ad assediare la città di Mirandola.
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In questa stanza si ammira l’antico affresco raffigurante Sant’Antonio da Padova in adorazione del Bambino e un bel camino in stucco di fattura settecentesca.
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Le stanze più interessanti dal punto di vista storico si trovano all’interno del mastio, dove sulle pareti dell’ultima stanza si conservavano affreschi araldici quattrocenteschi
e in particolare spicca, su fondo blu, l’aquila bianca estense.
Conservazione:
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Attualmente sono al termine i lavori di consolidamento e restauro
strutturale dell’edificio.
Storia:
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Il primo documento scritto relativo all’origine dell’abitato risale all’anno 927 e parla del “Castellum Sancti Felicis” da intendersi nell’accezione di villaggio fortificato e non ancora per la presenza di un fortilizio vero e proprio.
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Nel 1340 il marchese Obizzo III d'Este fece erigere
la Rocca per consolidare il suo potere, i lavori di costruzione durarono circa venti anni.
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Inizialmente la Rocca era composta solo dalla torre mastio e da un muro perimetrale merlato in cui si aprivano due porte, tutto il complesso era racchiuso a sua volta da un fossato con acqua.
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Nel corso del ‘300 il territorio di San Felice passò sotto il controllo
degli Estensi di Ferrara che promossero la ricostruzione della Rocca, che
venne arricchita con altre torri e con un nuovo camminamento di ronda.
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Nel 1406 il Marchese Niccolò III diede mandato a Bartolino Ploti da Novara, famoso architetto militare, che si incaricò di modificarne la struttura secondo le innovazioni militari del tempo.
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Nel 1421 vennero realizzati altri interventi tesi a consolidare la rocca.
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Il complesso è stato gravemente danneggiato dal terremoto del 20 maggio 2012 che ha provocato il crollo delle coperture delle torri e gravi lesioni al mastio ulteriormente aggravate dal successivo sisma del 29 maggio 2012.
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