Castello di Panzano o Castello Malvasia
Regione Emilia-Romagnaa
Provincia di ModenaProvincia di Modena
Comune di Castelfranco Emilia
Documentazione fotografica
Il lato Sud :
la torre-rivellino a proteggere l'entrata
Il Canale di Zena o Canal Torbido con il mulino alimentato dalle sue acque
L'angolo di Nord-Est:
La parte abitativa, con il Canale di Zena e la torre/rivellino del lato Nord
Il lato Nord
Descrizione
Tipologia:
Origini:
- Il complesso fortificato, pur essendo di probabile origine romana e sviluppatosi in epoca barbarica, le prime documentazioni del Castello di Panzano risalgono al 939 d.c.
Struttura:
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La villa-castello di Panzano si caratterizza attualmente come un complesso a forma di quadrilatero suddiviso da 4 corti contigue di dimensioni variabili.
- La corte padronale, la maggiore, è posta a sud munita di due torri e di portico.
- La corte abitativa è posta nella zona a nord ed è distribuita con un sistema di logge ed ambienti a saloni passanti.
- Di primaria importanza per la conformazione del nucleo della villa-castello è la presenza del Canale di Zena o Canal Torbido, che costeggia il lato Est, a cavallo del
quale si pone il mulino.
- La prima struttura ad essere conclusa fu la porzione abitativa dalla parte del canal Torbido, a cui fece seguito la realizzazione di una torre, presumibilmente quella
posta a sud, terminata nel 1612.
- Nonostante i molteplici lavori di trasformazione dell'antico complesso: il palazzo-castello conserva alcune caratteristiche tipologiche di epoca feudale, ma rispecchia
essenzialmente i mutati intendimenti di una borghesia cittadina trasferitasi nel contado con precisi interessi legati all'attività agricola.
Conservazione:
- Mario Righini, proprietario dal 1972, da l'avvio a pesanti lavori di restauro ed arricchisce il Castello con una delle collezioni di auto d'epoca più prestigiose d'Italia.
Storia:
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Per avere qualche notizia certa dell’esistenza di un sito castrense in loco, occorre arrivare all'anno 939, dove su un documento della Badia di Leno (nel Bresciano),
si fa menzione di questo luogo come "Castro de Panciano", denominazione da cui si desume la presenza di un castello.
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Nel 1100 Panzano entra nell'orbita d'influenza modenese.
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Nel 1248 il castello viene devastato dai Bolognesi.
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Nel 1310 i Bolognesi se ne impossessano e tranne che per il periodo dal 1362 al 1397, il castello diventa parte importante del sistema di difesa bolognese verso il territorio
di Modena, tanto che nel 1359 giunge ad ospitare ben 400 soldati.
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Nel 1443 subisce il saccheggio con incendio ad opera delle truppe del capitano di ventura Luigi Dal Verme al soldo dei Visconti, impegnati a riconquistare Bologna.
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Nel 1449 subisce gravi danni ad opera di Astorre da Faenza, comandante di un gruppo di fuoriusciti bolognesi partiti da Modena.
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Nella seconda metà del 1400, con l'avvento dei Bentivoglio, che impongono la
loro signoria alla città di Bologna, il castello di Panzano può godere di un periodo di relativa tranquillità.
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Nel 1496, Napoleone Malvasia compra il castello per la cifra di 3200 lire ed inizia ad apportare migliorie strutturali intese ad agevolare lo sfruttamento agricolo del luogo.
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Nel 1593, Monsignor Innocenzo Malvasia, procede allo spostamento del mulino dall’interno del castello posizionandolo sul corso del
Canal Torbido, dove si trova attualmente.
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Al 1599 risale la riedificazione del Castello per opera di Cornelio Malvasia, grande appassionato di astronomia, che fece erigere una torre per la sede di un
osservatorio astronomico.
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Fu il figlio Cesare a dare al Castello la struttura di villa seicentesca che oggi vediamo.
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Il Castello restò di proprietà della famiglia fino al 1867, quando la presenza dei Malvasia a Panzano si concluse.
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Il palazzo passò poi in sequenza alla famiglia Frosini, ai Larco di Genova, al marchese Giuseppe Negrotto, al cavalier Giovanni Lombardini ed a Giovanni Orlandini.
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Dopo questo periodo contraddistinto da pesante incuria verso il palazzo, dal 1972 la proprietà passa a Mario Righini che, oltre a pesanti lavori di restauro, arricchisce il
Castello con una delle collezioni di auto d'epoca più prestigiose d'Italia.
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