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Castello di Massazza o Rocca dei Cavallari
Regione Piemonte
Provincia di Biella
Comune di Massazza
Documentazione fotografica
La struttura esterna lato Ovest
![Castello di Massazza o Rocca dei Cavallari](images/CastelliChiese-Piemonte/BI_Massazza-RoccaDeiCavallari_B8398.jpg)
La struttura esterna lato Sud
![Castello di Massazza o Rocca dei Cavallari](images/CastelliChiese-Piemonte/BI_Massazza-RoccaDeiCavallari_B7514.jpg)
La struttura esterna lato Est
![Castello di Massazza o Rocca dei Cavallari](images/CastelliChiese-Piemonte/BI_Massazza-RoccaDeiCavallari_B7527.jpg)
Il portale d'entrata
![Castello di Massazza o Rocca dei Cavallari](images/CastelliChiese-Piemonte/BI_Massazza-RoccaDeiCavallari_B8394.jpg)
La torre in sasso, a sinistra la cappella dedicata a Sant'Antonio e Sant'Anna e sulla destra la rocchetta viscontea
![Castello di Massazza o Rocca dei Cavallari](images/CastelliChiese-Piemonte/BI_Massazza-RoccaDeiCavallari_B8380.jpg)
Scorcio del cortile interno
![Castello di Massazza o Rocca dei Cavallari](images/CastelliChiese-Piemonte/BI_Massazza-RoccaDeiCavallari_B8379.jpg)
![Castello di Massazza o Rocca dei Cavallari](images/CastelliChiese-Piemonte/BI_Massazza-RoccaDeiCavallari_B8389.jpg)
![Castello di Massazza o Rocca dei Cavallari](images/CastelliChiese-Piemonte/BI_Massazza-RoccaDeiCavallari_B8392.jpg)
Interno della cappella dedicata a Sant'Antonio e Sant'Anna, sullo sfondo uno dei più antichi altari del Biellese, in alto alcuni affreschi trecenteschi.
![Castello di Massazza o Rocca dei Cavallari](images/CastelliChiese-Piemonte/BI_Massazza-RoccaDeiCavallari_B8387.jpg)
Descrizione
Tipologia:
- Castello medioevale, assemblato con edifici con stili e altezze diverse, risalenti a diversi periodi storici.
Struttura:
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Castello con pianta irregolare, assemblato con edifici con stili e altezze diverse, risalenti a diversi periodi storici, presenta una struttura composita.
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Le murature sono realizzate in ciottoli di fiume disposte a spina di pesce intramezzati da cotto.
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L'alta torre quadrata è realizzata in sasso.
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La "rocchetta" viscontea, risalente alla prima metà del 1400, è in cotto e caratterizzata da classici merli Ghibellini.
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La piccola cappella dedicata a Sant'Antonio e Sant'Anna, citata nell’elenco del 1298 delle chiese della diocesi di Vercelli, conserva in un abside in stile
gotico-romanico, uno dei più antichi altari del Biellese ed è ricca di affreschi trecenteschi.
Conservazione:
- La struttura è ben conservata e attualmente utilizzata per ricevimenti, location, matrimoni, ecc.
Storia:
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Insediamenti fortificati arroccati sullo sperone roccioso sovrastante Massazza, si ebbero già al tempo dei Celti, successivamente implementati dai romani e dai longobardi.
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La sua storia è possibile desumerla dai ritrovamenti effettuati, che partono dalle are Celtiche con cappelle votive, sino ai resti di epoca Templare con simboli
della Croce di San Maurizio trifogliata.
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A causa della sua posizione strategica, il sito di Massazza è stato spesso coinvolto nelle lotte tra diversi contendenti.
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Nel Medioevo intorno all'anno 1000 venne costruita una fortificazione con funzioni di Ricetto, utilizzata come ricovero e protezione dei prodotti agricoli e del bestiame,
probabilmente appartenente al vescovado di Vercelli.
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Nel 1155 i signori di Rovasenda, di Castelletto e di Roasio ne detengono il possesso.
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Un documento del 1239, che si riferisce a un episodio della guerra tra il Comune e il Vescovo di Vercelli, cita la presenza di una torre a Massazza e indica come
possessore la famiglia Guala di Casalvolone.
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Dal 1335 sino alla fine del secolo, è sotto il dominio dei Visconti di Milano, che caratterizzano la fortezza con strutture tipiche dei castelli lombardi.
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Nel 1401 è di proprietà dei signori Avogadro di Massazza.
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Nel 1427 gli Avogadro giurano di fedeltà ai Savoia e Massazza viene annessa ai loro territori.
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In questo periodo il castello si ingrandisce assumendo l'attuale configurazione e diventa residenza incastellata.
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Nel 1690, con Prospero Flaminio, si estingue il ramo degli Avogadro di Massazza ed il feudo passa al ramo degli Avogadro di Collobiano.
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Alla fine del 1800, estinta la dinastia degli Avogadro, il castello diventa la stimata "Scuola di Agricoltura".
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Al termine della seconda guerra mondiale il castello viene abbandonato e lasciato andare in rovina.
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Dal 1978 passa alla famiglia Cavallari che inizia un accurato intervento di restauro e ne promuove la valorizzazione trasformandolo in un luogo d'incontro,
cultura e centro per studi e convegni, promuovendo manifestazioni, mostre e fiere.
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