
 Castello di Morsasco
Regione Piemonte 
Provincia di Alessandria 
Comune di Morsasco
Documentazione fotografica









Descrizione
Tipologia: 
	- 
	Castello / Residenza signorile
Origini: 
	- 
 	La data di costruzione del castello primitivo non è nota. 
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 	A dar vita a Morsasco, nei primi anni del XIII° secolo, sono gli abitanti di Placiano, un insediamento celto-ligure posto su una collinetta prospiciente l’attuale 
 	borgo di Morsasco.	
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 	La tradizione tramanda che gli abitanti di Placiano costruiscano, dove oggi sorge il castello, 	una torre con ricetto, ove rifugiarsi in caso di necessità. 
Struttura: 
	- 
 	Il castello Morsasco si erge maestoso sulle case dell'antico ricetto. 
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 	Al castello si accede passando attraverso un'alta porta, ricavata alla base della torre campanaria che presenta ancora le tracce del ponte levatoio. 
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 	Superata la soglia, si sale seguendo il vicolo in pietra fino alla parrocchiale cinquecentesca dedicata a San Bartolomeo.
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 	Il Castello nel corso dei secoli perde le caratteristiche militari dei primordi e frutto del rifacimento settecentesco, si presenta oggi come una dimora signorile 
 	dai grandi saloni e dalle piacevoli sale. 
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 	Di grande bellezza è il camino in pietra del Salone Nuovo, fatto realizzare dai Lodron a inizio del ‘500 e la galleria del gioco della Pallacorda (inizio ‘700).	
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 	La cappella interna, costruita dove un tempo era il pozzo del cortile interno, è dei primi anni del 1700 ed è dedicata a Santa Caterina da Siena, patrona dei Principi 
 	Centurione Scotto. 
Conservazione:
	- 
 	Il castello è stato restaurato ed è in buono stato di conservazione.
Storia:
	- 
 	Nei primi anni del XIII° secolo, la popolazione di Placiano, originale insediamento celto-ligure,  per essere più protetta, si trasferisce nel più sicuro sito 
 	di Morsasco.
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	Signori del luogo sono gli Aleramici Marchesi Del Bosco. 
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	Nel 1223 Agnese Del Bosco sposa Federico Malaspina e porta in dote i feudi della sua famiglia, segnando la fine di quella che era stata una grande dinastia che 
	presidiava il territorio appenninico tra Piemonte e Liguria, attraversato da una fitta rete di vie del sale.
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	Il castello passa ai Malaspina di Molare e poi di Cremolino
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	Nel XV secolo, Morsasco dà origine alla dinastia del Marchesi Malaspina di Morsasco che qui saranno i signori fino al 1521, quando Violante Malaspina porta in dote 
	al conte trentino, Giovan Battista Lodron i feudi dei Malaspina di Morsasco.
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	Gian Battista Lodron, colonello e diplomatico dell’imperatore Carlo V, ha un ruolo importante nella storia delle guerre del Monferrato negli anni dal 1520 al 1555.
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	Giovan Battista Lodron scende più volte in Piemonte con le sue truppe, i famigerati "Lanzichenechi portatori di peste" ed è l’autore di molti assedi 
	(Cassinelle, Tortona) e di distruzione di castelli quali quelli di Fubine e Vignale Monferrato.	
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	Si segnala nelle guerre Smacaldiche, assedia Praga e partecipa a molte azioni di guerra per l’imperatore Carlo V. Ambasciatore per Carlo V a Venezia si distingue 
	per la sua attività diplomatica.
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	Successivamente alla morte della moglie Violante Malaspina , sposa Bianca Caterina Stampa, donna legata agli Sforza di Milano. 
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	Nel 1555, Giovan Battista  muore  durante l’assedio di Casale Monferrato, lasciando eredi Alberigo e Ferrante, figli avuti da Violante. 
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	I due figli, prima della fine del ‘500, muoiono in circostanze non note senza lasciare eredi e i Gonzaga, signori del Monferrato, rimettono in camera ducale tutti 
	i feudi dei Lodron di Morsasco.	
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	Alla dinastia trentina si deve l’ampliamento cinquecentesco del castello:
		
			- dove un tempo c'era il fossato che circondava l’edificio e la torre quadrata del 1200, costruiscono un nuovo corpo di fabbrica con il grande scalone che 
			porta al piano nobile, 	
- addossano un altro dongione al precedente  
- e aggiungono l’attuale torre rotonda. 
 
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	I Gonzaga rivendono il feudo dei Lodron a Barnaba Centurione Scotto, ricco patrizio genovese che fa il suo ingresso come Marchese di Morsasco il 21 luglio 1599.	
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	Nei primi anni del ‘700 vengono effettuati dai Centurione gli ampliamenti che portano il castello all’attuale conformazione:
		
			- viene costruita una lunga e grande manica che corre parallela alla parrocchiale di San Bartolomeo e termina conglobando quella che è la torre più antica,
- viene realizzata la Sala della Pallacorda, un campo da gioco lungo 25 metri e largo 9 metri che è oggi una delle sale meglio conservate per il gioco 
			antenato del tennis.
 
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	I Centurione Scotto sono signori di Morsasco sino al 1916 quando Giulio Centurione Scotto, per ripagare i debiti di gioco, vende tutte le proprietà di Morsasco, alla 
	nobile famiglia dei Pallavicino di Genova.
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	Al Marchese Domenico Pallavicino si deve l’ultimo grande restauro del castello, avvenuto tra il 1916 e il 1921, che abbatte, dove oggi si estende il parco del castello, 
	l’antica bigattiera e filanda per la seta.	
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	Attualmente la proprietà è di Aldo Cichero, noto architetto nautico, autore di alcuni dei più famosi motoryacht della nautica moderna.
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